Corso Base prima lezione: il primo anno di vita!



Auguri Corso Pratico di Fotografia di Base! 


Non era studiata a tavolino, è venuta per caso. Sta di fatto che la prima lezione del corso base del bimestre Mag/Lug 2013 è concisa con il primo anno di vita di CPFB e allora: Auguri!!! e la torta, non poteva mancare (così come lo spumante).


Correva l'anno 2012, il 14 Maggio 2012 per la precisione, quando Francesco e David, con la preziosissima collaborazione di Enrico, diedero vita ai corsi di fotografia di base (poi si sono aggiunti anche i corsi di livello avanzato e in futuro arriveranno anche quelli di Photoshop® e di Camera Oscura).
Oggi, a distanza di un anno esatto, comincia il corso base Mag/Lug 2013 e non potevamo non festeggiare. Ma per ogni buon racconto che si rispetti, andiamo con ordine.

La lezione comincia con qualche minuto (45, in realtà) di ritardo: più che comprensibili considerando il fatto che la maggior parte dei corsisti hanno impegni di lavoro fino a tardi; e poi c'erano da "sistemare" le ultime iscrizioni, alcune delle quali arrivate in piena zona Cesarini.

Espletato il consueto preambolo, luci spente e via alla proiezione: il Foro Stenopieco (o Camera Obscura)
Camera Obscura

La storia ci narra che la fotografia ha origini molto antiche, addirittura risalenti ai tempi della preistoria, dove nelle caverne buie abitate dai primi ominidi, chissà quanto sarà stato enorme il loro stupore nel vedere proiettato, attraverso un piccolo pertugio nella roccia, l'immagine del paesaggio esterno. Quel fenomeno naturale altro non era che il primo esempio di Camera Obscura, che in seguito diverrà uno strumento fondamentale utilizzato in pittura per la realizzazione di paesaggi. 

Uno dei pittori più illustri ad utilizzare la camera obscura per i suoi paesaggi era sicuramente il Canaletto: famose le sue vedute di Venezia dove la prospettiva è talmente precisa da non lasciare dubbi.

Il metodo era molto semplice: l'artista entrava in questa grande stanza appositamente preparata, dove da un lato c'era un foro (il foro stenopeico), mentre dall'altro una parete con un foglio di carta. L'immagine del paesaggio esterno veniva così proiettata attraverso il foro per mezzo della luce sul foglio di carta posto nella parete opposta. L'immagine risultava rimpiccolita e capovolta: questo in conseguenza della luce che, viaggiando in linea retta, proiettava la parte superiore dell'immagine verso il basso e la parte inferiore verso l'alto. Nell'occhio umano accade esattamente la stessa cosa.
All'artista non bastava far altro che ripassare i contorni dell'immagine e il disegno (in bozza) era fatto: certo, poi la maestria del pittore, nella pennellata, nelle sfumature di colore, faceva la differenza. 

Nella lezione di ieri non ci siamo fatti mancare alcuni esempi di quadri realizzati con il metodo della camera obscura.

Ma come si è arrivati ad utilizzare la camera obscura in fotografia?
Quando nel 1727 Jhoann Schulze scoprì che i sali di argento erano sensibili alla luce (cioè si scurivano), la camera obscura si trasformò nella prima macchina fotografica della storia.

Joseph Nicéphore Niépce®
La prima fotografia fu realizzata nel 1827 da Joseph Nicéphore Niépce nel suo studio con una lastra di peltro imbevuta di bitume di Giudea. La particolarità di questo documento eccezionale è data dal fatto che la luce del sole compare in entrambi i lati dell'immagine: questo perché furono necessarie ben otto di esposizione alla luce.

Con il passare degli anni l'evoluzione tecnologica ha permesso alla fotografia di migliorare sempre di più i materiali di impiego fino ad arrivare alle moderne pellicole o ai sensori digitali che noi tutti oggi conosciamo.

Dopo aver sapientemente introdotto il foro stenopeico attraverso le proiezioni abbiamo riacceso la luce ed è venuto il momento di metterci all'opera: costruirci il nostro foro stenopieco.

E qui, come in ogni nostro corso, il nostro mago del foro (Francesco) è entrato in azione: quindi tutti intorno al tavolo di lavoro e vai di Art Attack! La partecipazione dei ragazzi è stata totale, ognuno con il suo contributo (c'era chi lavorava e chi guardava), ma tutti con la massima attenzione. La costruzione del foro stenopeico è sempre un momento molto ludico e le risate non sono mancate. come sempre!





Terminata la fase di costruzione, abbiamo inserito un foglio di carta sensibile alla luce all'interno della nostra machina fotografica artigianale e ci siamo spostati in sala posa per la nostra prima fotografia: beh, al contrario di altre volte (l'esperienza servirà pure a qualcosa no!), al primo colpo il risultato è stato decisamente soddisfacente: la nostra modella (senza testa, stavolta), è stata molto "paziente" visto la lunga esposizione (ben 15 minuti). Poi tutti in camera oscura a sviluppare la stampa: ecco il risultato nelle due versioni, negativo e positivo!
Negativo

Positivo

Rayograph
Nella lunga "pausa" dovuta all'esposizione (quindici minuti posso sembrare un'eternità), ne abbiamo approfittato per parlare di un'altra tecnica chiamata Rayograph: una stampa fotografica (o fotografia) senza l'utilizzo della macchina fotografica. Dal suo ideatore, Man Ray, il Rayograph non solo ci ha permesso di "iniziare" (per così dire) i nostri ragazzi alla Camera Oscura, mostrando in linea di massima i passaggi fondamentali nell'esecuzione di una stampa fotografica (entreremo più in dettaglio quando ci occuperemo di sviluppo della pellicola e stampa ai sali d'argento), ma ci ha dato l'occasione per dimostrare come la creatività è sconfinata, nel vasto mondo della fotografia. 
Quando Charles Boudelaire nel suo scritto critico definì la fotografia la palestra dei pittori mancati, asserendo al fatto che al fotografo mancava la virtù del pittore, capace di realizzare le proprie opere senza l'utilizzo di un mezzo meccanico, Man Ray dimostrò con i suoi rayograph che era possibile realizzare delle fotografie anche senza macchina fotografica: soltanto con la propria creatività e un pò di sale d'argento sensibile spalmato su di un foglio di carta. Noi non siamo di certo al livello del Maestro però, il nostro rayograph rende comunque bene l'idea.

Abelardo Morrell®
Nell'ultimo step, di nuovo tutti al buio e proiettore di nuovo in funzione: si parla di Abelardo Morrell.
Non potevamo non far conoscere ai nostri corsisti questo artista cubano capace di realizzare delle fotografie meravigliose "all'interno di una camera obscura" realizzata oscurando delle stanze in varie parti del mondo: Venezia, Parigi, L'Avana! la sua tecnica, semplice e geniale, consiste nell'oscurare una stanza completamente facendo entrare la luce solo da un piccolo pertugio, per poi fotografare con un banco ottico l'immagine che dall'esterno si proietta sulle pareti della stanza (quello che avrebbero potuto fare gli uomini preistorici se solo avessero avuto in mano una macchina fotografica). 


Con la proiezione di Abelardo Morrell la prima lezione del corso base è giunta al termine. Il gruppo è sembrato davvero interessato e contento di aver deciso di intraprendere questo percorso. 
Nella prossima lezione parleremo di tecnica: affronteremo quei concetti fondamentali che sono alla base della fotografia. Non sarà divertente come costruire un foro stenopeico o realizzare un rayograph in camera oscura, ma sarà comunque un passaggio fondamentale per capire come potere utilizzare al meglio la propria macchina fotografica e realizzare immagini emozionanti. Quindi, appuntamento alla prossima lezione...

Ma... si, la lezione è finita ma... credete che ci dimenticavamo di festeggiare il nostro primo compleanno!?

Lasciateci ringraziare pubblicamente Lorenzo (e crediamo di parlare a nome di tutti) per la stupenda (e squisita) torta che ci ha portato (nonché due bottiglie di ottimo spumante); una torta, va sottolineato, che ha realizzato lui stesso (da ottimo pasticciere qual'è) e che ci siamo spazzolati in un batti baleno (è la verità). E poi brindisi a gogo!!!

Grazie a tutti i corsisti, nuovi ma anche quelli passati, che con il loro sostegno e la loro partecipazione ci hanno permesso di arrivare a coronare questo piccolo sogno. Grazie a tutti di cuore e tanti compleanni ancora da festeggiare insieme!




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