Sebastião Salgado e Helmut Newton

A Roma, due mostre da non perdere



"Andare a Roma e..." di Enrico Fabi

Andare a Roma e tornare con la vista appagata dall'estetica naturale o ricercata, dalla perfezione delle forme, dalla luce, dalla ricerca del bello, ma non tanto come ci si aspetterebbe dalla nostra capitale in se con la sua monumentale e millenaria storia, ma da quanti stimoli questa città può offrire, è quanto di più piacevole ci si può augurare di trovare di questi tempi in cui siamo distratti e governati dalla fretta. Per chi avesse voglia di trascorrere un fine settimana a Roma all'insegna della fotografia d'autore, vi segnaliamo queste importantissime mostre di due fra i più Grandi della fotografia del XX - XXI secolo, Sebastião Salgado e Helmut Newton







© Sebastião Salgado/Amazonas Images
Presso il Nuovo spazio espositivo Ara Pacis (2006), una nuovissima costruzione di una essenziale architettura moderna, piuttosto ben integrata con la classicità della Roma antica, raggiungibile dopo un breve tratto a piedi da via del Corso, è in mostra dal 15 Maggio al 15 Settembre 2013 "GENESI. Fotografie di Sebastião Salgado". Uno spettacolare viaggio fotografico in bianco e nero, con oltre 200 fotografie straordinarie (di cui molte gigantografie), rese tali dalla straordinaria impeccabile tecnica fotografica e dalla altrettanto eccezionale ed unica tecnica di stampa usata per questa mostra, come lui stesso ha specificato in una intervista rilasciata per Rai Radio3. Salgado ci traghetta attraverso cinque continenti, dalle foreste tropicali dell’Amazzonia, del Congo, dell’Indonesia e della Nuova Guinea ai ghiacciai dell’Antartide, dalla taiga dell’Alaska ai deserti dell’America e dell’Africa fino ad arrivare alle montagne dell’America, del Cile e della Siberia. Spettacolare è la bellezza di quelle zone del nostro pianeta ancora incontaminate, come spettacolare è lo sguardo fotografico con cui ce le rende. E' altresì forte il messaggio che Salgado ci trasmette. Da una parte il monito a fare attenzione alle mortali ferite che l'uomo sta provocando alla Madre Terra, dall'altro un invito alla speranza e all'impegno, perchè è ancora possibile invertire la rotta e salvare il nostro Pianeta, basta solo ascoltarne la meraviglia ché chiama ognuno di noi ad azioni di responsabilità. 

All'uscita sarete un po' ebbri, vi consigliamo dunque di camminare a piedi sino a piazza di Spagna, per riprendervi un po' dall'impegno nella lettura degli oltre 200 scatti esposti - non abbiamo il numero preciso ma sono veramente tanti!!! - e meditare un po' su quanto di eccezionale avrete guardato.


Helmut Newton, Self-Portrait with
Wife and Models, Vogue Studio,
Paris 1981
© Helmut Newton Estate
Da qui con la linea metro A fermata Repubblica - Teatro del' Opera, 
potrete arrivare direttamente in via Nazionale e scendere a piedi lungo la via fino al Palazzo delle Esposizioni. Uno dei più grandi spazi espositivi di Roma, in stile neoclassico (A.D. 1883), dove dal 6 Marzo al 21 Luglio 2013 troverete Helmut Newton (pseudonimo di Helmut Neustädter), con la mostra dal titolo White Women / Sleepless Nights / Big Nudes. Un percorso espositivo di 200 scatti, tutti esclusivamente in pellicola a colori e in bianco e nero, di grandi dimensioni, che come potrete capire dal titolo della mostra, sono quelli presenti nelle più importanti, famose e storiche pubblicazioni a stampa del fotografo berlinese. Nella serie «White Women» del 1976 il fotografo porta il nudo nell’estetica del fashion, ottenendo immagini provocatorie e tali da rivoluzionare il concetto della fotografia di moda. La sezione «Sleepless Nights» del 1979 è sempre incentrata sul tema della donna, nella sua fisicità e sugli abiti indossati, fotografia di moda e ritrattistica riletti però in chiave quasi reportagistica. «Big Nudes» del 1981 infine e la serie di nudi a figura intera, ripresi in studio o in esterno con la macchina fotografica di medio formato, da cui sono state prodotte le spettacolari stampe a grandezza naturale che troverete in questa sezione. 
L'unico neo forse, di questa fantastica mostra, potrebbe essere l'impianto di illuminazione, che crea qualche riflesso e proietta qualche ombra di troppo sulle fotografie, che a volte può risultare fastidioso a chi guarda le stampe. Un piccolo consiglio, e per godere appieno di questa fantastica esperienza visiva e non uscirne tramortiti - soprattutto per non rischiare di dover "guardare" senza "vedere", perché sarebbe un vero peccato perdere anche un solo dettaglio di queste due fantastiche mostre! - visitate prima l'istallazione di Salgado e poi quella di Newton.

Per questioni di copyright sull'uso delle immagini, e i controlli delle hostess lungo i percorsi espositivi (non è stato possibile fotografare all'interno), pubblicheremo direttamente i siti dei musei che ospitano le mostre, dove potete dare un'occhiata alle anteprime delle fotografie esposte e naturalmente avere tutte le info relative ai costi del biglietto, gli orari di apertura e sul come arrivare!

Buona visione!!!

Nessun commento:

Posta un commento