Come già accennato nel post del 24 Aprile "In Principio fu la luce", cominceremo raccontando in sintesi un pò la storia della fotografia, dalle sue origini più antiche fino ad arrivare ai giorni nostri; e per farlo in maniera più dettagliata cercheremo di scoprire come funzionavano le prime macchine fotografiche e in particolare, il primo modello in assoluto, il foro stenopeico.
Ma non ci limiteremo solo a capire come funziona il Foro stenopeico, cercheremo di costruircene uno "fatto in casa" e proveremo a scattare qualche foto: un tuffo nel passato oramai remoto, in una fotografia che è presente solo nei libri di storia.
Disegno di Foro stenopeico artigianale |
Man Ray Le Violon d'Ingres |
Parlando di foro stenopeico non potremo non toccare un altro argomento fondamentale per il nostro percorso attraverso la storia della fotografia: i Rayographs!
Nati per mano di un grande fotografo statunitense, Man Ray, i rayographs in tutta la loro semplicità rappresentano un passaggio fondamentale nella storia della fotografia in un periodo di grande rivoluzione culturale dove la fotografia, ai suoi primi passi, cominciava ad affermarsi e a rivendicare il suo ruolo di "arte".
Nasce così il grande conflitto culturale tra la pittura, riconosciuta all'epoca come l'unica "arte dell'immagine", e la fotografia, definita da Charles Baudelaire "la palestra dei pittori mancati" nel suo scritto critico "Il pubblico moderno e la fotografia".
Quella di Baudelaire era una critica basata sul fatto che il fotografo utilizzava il mezzo meccanico, la macchina fotografica, per esprimere la sua "arte" e quindi rispetto al pittore, non aveva quelle capacità manuali e ideali tipiche dell'artista.
rayographs |
Man Ray, semplicemente appoggiando degli oggetti su di un foglio di carta ai sali d'argento, non solo creò delle immagini molto suggestive, ma dimostrò che il fotografo era un artista anche senza l'uso di macchine fotografiche e di fatto, smentì in pieno il grande scrittore francese.
Per il nostro corso realizzare dei rayographs sarà anche l'occasione per approcciare in maniera semplice alla stampa in camera oscura; per prendere confidenza con un mondo che per molti è "sconosciuto", ma che riserva sempre mille sorprese.
E le sorprese non mancheranno, statene certi!
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