Corso Avanzato L2 Gen/Mar 2014: Sado-glamour

Lezione in studio con la bellissima Ester


Dopo aver  analizzato il ritratto, tra i temi principali della fotografia, in questa quinta lezione cambiamo decisamente argomento addentrandoci in un altro tema molto importante in fotografia: il glamour. Non un "nudo classico", ma bensì qualcosa di diverso, qualcosa che potesse coinvolgere i nostri ragazzi e divertire la nostra splendida Ester (si, stavolta la modella è in carne e ossa) che ringraziamo per la bravura ma soprattutto per l'infinita disponibilità e pazienza. Uno shooting sado-glamour: scopriamo come è andata.


Il corso, oramai entrato nel vivo, è al giro di boa e con la quinta lezione passiamo ad un altro tema fondamentale della fotografia: il glamour.
Tantissimi fotografi (per non dire tutti), Maestri della Fotografia, si sono cimentati nella fotografia di nudo, realizzando immagini meravigliose che sono diventate vere e proprie icone dell'immagine.
Noi nel nostro piccolo e con l'aiuto della splendida Ester abbiamo cercato di fare una lezione all'insegna del glamour, cercando di mettere a disposizione dei nostri ragazzi tutto il necessario per realizzare uno shooting all'altezza.
L'attrezzatura in sala posa non mancava di certo, e i nostri ragazzi si sono potuti sbizzarrire con le più svariate fonti luce (luce flash, in questo caso), con l'utilizzo dei softbox, gli strep o le griglie.
La nostra bellissima modella, Ester, è stata molto professionale (brava brava) e paziente, cercando di fare del suo meglio per accontentare le richieste dei ragazzi che per una sera si sono trasformati in fotografi professionisti.

In tutta onestà - va detto - il tema della serata, il sado-glamour, non è stato proprio azzeccato del tutto, e le immagini finali che abbiamo selezionato ci hanno lasciato una sensazione molto più "romantica" rispetto a quello che ci aspettavamo. Però è comprensibile. L'emozione ma soprattutto l'imbarazzo dei ragazzi, poco abituati ad interagire in maniera diretta con un soggetto da fotografare (oltretutto una modella professionista), ha fatto si che nessuno di loro si sia, come dire, "lasciato andare", alla ricerca di quell'immagine che potesse meglio rappresentare il tema della serata.
Però siamo altresì certi che la lezione sia stata molto produttiva: un esperienza che probabilmente nessuno di loro potrà mai rifare in futuro e per questo comunque unica.
Dal punto di vista tecnico tutti si sono dimostrati ben capaci, segno che le lezioni precedenti dedicate allo studio dei materiali da sala posa (illuminatori, esposimetro esterno e quant'altro) hanno dato i loro frutti.

Il set di posa era costituito da una gabbia montata ad hoc su tubi innocenti. Lo sfondo, nero profondo!

Compito dei ragazzi: capire come creare il set luci a seconda del tipo di illuminazione da utilizzare e interagire con la modella dandole, di volta in volta, le indicazioni sul tipo di posa o movimento. Perché il fotografo è al tempo stesso il regista, cioè quello che crea l'immagine e muove i soggetti secondo il proprio "copione". La modella deve cercare a sua volta di capire quelle che sono le esigenze del fotografo. La spontaneità del gesto fa la differenza (così come la bravura di fotografo e modella).

Luci soffuse in sala e musica a palla, come piace al nostro Francesco.

Ognuno ha scelto il tipo di illuminazione e la posa. Noi ci siamo limitati a fare da sostegno, proprio per mettere tutti nelle condizioni di "dover scegliere autonomamente" senza aiuti esterni. La prova del nove!

Qui vi mostriamo uno scatto di ogni corsista, scelto dallo staff insieme ai ragazzi, tra una serie numerosa di scatti.

Cominciamo la nostra selezione con lo scatto realizzato da Mary, quella che a nostro avviso si è "avvicinata" maggiormente al tema della serata.
Al contrario della maggior parte dei ragazzi, che hanno utilizzato una luce diffusa, quindi più "romantica", Mary ha "puntato" su un tipo di illuminazione più marcata, diretta, grazie ad una griglia "sparata" direttamente sul soggetto. Un flash diretto sul soggetto, senza box diffusori, da un'illuminazione più "aggressiva", con un contrasto che esalta ed evidenzia le ombre. Questo tipo di scatto è facilmente realizzabile anche con un flash di tipo a slitta montato su qualunque fotocamera.
La posa non ispira troppo il sadomaso ma è indubbiamente accattivante. Brava Mary!

foto Mary della Giovanna

Gey, come Mary, ha scelto una posa ed un tipo di illuminazione che si è ben accostata al tema del sado-glamour (non a caso, loro sono stati tra gli ultimi a scattare, quando l'imbarazzo iniziale stava pian piano scemando con l'aumentare dell'empatia tra fotografo e modella).
La luce, ottenuta con due illuminatori, un softbox e una torcia, è ben disposta. L'unica nota "stonata" è la fascia che copre il viso di Ester: ottima l'idea ma i capelli andavano lasciati liberi (soggettivo).


foto Gey Jhoann Sun



Lo scatto di Stefania segue la scia dei primi due, ma Ester è davanti alla gabbia e la luce è più diffusa sul soggetto. Il taglio, orizzontale, è ben curato e la posa è "dinamica". Uno scatto "semplice" ma efficace.



foto Stefania Vita

Danilo inserisce degli elementi alla scena: un divano di pelle nera e una macchina fotografica. L'illuminazione - frontale - è data da un octa posto in alto sul soggetto e un sofbox a schiarire le zone in ombra. Il taglio, scelto in camera chiara, esalta l'inquadratura in linea con la parte centrale del fotogramma dando forza all'immagine.


foto Danilo Concetti


Fabio opta per un illiminazione molto simile a quella di Danilo, un octa in alto e un softbox di sciarita, ma toglie il divano dalla scena e ritrae Ester in piedi appoggiata alla grata della gabbia. La posa da pin up funziona, così come il leggero decentramento sulla destra. Anche in questo caso (come per altri scatti) un'illuminazione più puntiforme avrebbe creato delle ombre più marcate sullo sfondo e un contrasto maggiore ad esaltare "l'aggressività" del soggetto che, in questo contesto risulta molto più "romantico".


foto Fabio Trentacoste


Francesco ha scelto l'illuminazione giusta: un ring flash diretto sul viso di Ester a creare un effetto spot. Non ha schiarito le zone in ombra esaltando così il contrasto e la forza dell'immagine che però è "sminuita"  - ma solo in relazione al tema della serata - con un'espressione del viso della modella, troppo "soft". In questi casi l'intervento del fotografo è fondamentale per cercare di portare la modella ad assumere la posa giusta.


foto Francesco Brandimarti

Altro elemento in scena: una sedia bianca. Ottima scelta quella di Michele che inserisce un elemento a contrasto. La posa è accattivante ma sempre troppo "romantica" (naturalmente dal nostro punto di vista) : la sedia avrebbe potuto fornire buone fonti di ispirazione in tema sado. Però lo scatto, così come è stato realizzato, funziona (come gli altri).


foto Michele Ferritto

E come Michele anche Ivano ha inserito la sedia nel set ma è riuscito ad avvicinarsi maggiormente al tema della serata. Buona la posa della modella anche se l'espressione del viso "tradisce" sempre una leggera romanticità che poco si abbina con il tema della serata.
Fare una serie di scatti, uno dietro l'altro in rapida sequenza, permette al fotografo di avere un'ampia scelta di provini da cui attingere, per cercare la giusta espressione nella foto finale.


foto Ivano Giovannitti


Luca non ce lo manda a dire e punta tutto su un'immagine molto eloquente!
Buona la scelta dell'inquadratura (così come il taglio in camera chiara) e della posa; meno buona l'illuminazione che per questa scena, con questa inquadratura, forse non è la migliore.
Luca ha utilizzato un octa dall'alto che non ha evidenziato la mano di Ester. Un ring flash diretto sul soggetto avrebbe aumentato il contrasto che si sarebbe venuto a trovare tra la mano (con un guanto nero) e il viso della modella. La posa, come detto, è buona, frutto di diversi scatti in sequenza da cui nella successiva fase di editing, si è scelta la giusta espressione.


foto Luca Melatini


Gianluca ha cambiato totalmente punto di vista. Scelta che abbiamo apprezzato, ma anche in questo caso si è persa l'occasione di "osare" di più. La posa, molto accattivante (con Ester distesa sul divano) avrebbe dovuto ispirare maggiormente il nostro Gianluca che si è limitato a fare un ottimo scatto come taglio e inquadratura, ma poco efficace dal punto di vista del tema della serata. Anche in questo caso (complice l'imbarazzo, ripetiamolo, comprensibile) dare le giuste indicazioni alla modella avrebbe fatto di certo la differenza. L'illuminazione - giustissima - è data da un octa posto sopra la modella.




foto Gianluca Pacchiele


Nel fare i complimenti a tutti per la bravura e l'impegno, chiudiamo questo post con un po' di backstage durante la lezione. Lezione che, siamo certi, i nostri ragazzi ricorderanno sempre con piacere. L'occasione di poter fotografare in uno studio professionale utilizzando l'attrezzatura migliore (le foto sono state tutte realizzate con un Hasselblad H3), non è un esperienza da tutti i giorni (per chi non fa questo mestiere di professione).
Il nostro intento ero quello di far sentire tutti protagonisti del proprio scatto, attraverso un corretto uso della tecnica e dei materiali.
Possiamo dire: obiettivo raggiunto e un grosso e sincero applauso a tutti ragazzi che si sono impegnati al massimo e con la massima serietà.
Al prossimo step dove continueremo a fotografare in studio, stavolta con un ritratto su commissione...
























Nessun commento:

Posta un commento