Corso Base L1 Apr/Mag 2014: quinta lezione


Tempo di verifiche



Dopo la pausa "ponte", è tempo di verifiche per il corso base del gruppo Apr/Mag 2014.
E dopo tanta teoria e i tanti esercizi eseguiti in studio, è giunto il momento che le nostre corsiste prendano l'iniziativa e ci mostrino cosa hanno capito fino ad ora. Che cosa dei concetti base gli sia rimasto veramente impresso. E poi questa sarà anche l'occasione per realizzare qualche fotografia in cui le protagoniste sono loro, le nostre ragazze, sia dietro che davanti alla macchina fotografica.


Con il giro di boa il corso base Apr/Mag 2014 giunge alle verifiche: capire se le ragazze (eh, questo corso è di sole donne, fatta eccezione per il giovane Matteo, che però stasera era assente) hanno ben assorbito le lezioni dedicate ai concetti base (lezioni sempre accompagnate da prove pratiche in sala posa), in modo da cominciare a prepararle al passaggio successivo che le porterà al corso Avanzato di livello II° (per chi avrà voglia di proseguire, naturalmente).
Perché come sempre ripetiamo, il corso Base è solo il primo step: il primo approccio alla fotografia per capire come funziona la nostra macchina fotografica (in primis) e come gli elementi fondamentali che caratterizzano la tecnica di base – diaframmi, tempi di posa, esposimetro, profondità di campo, obiettivi – intervengono a determinare l'immagine finale: una foto, appunto.

Avere la padronanza di questi elementi ci permette di realizzare delle buone fotografie, ma non basta. A questi vanno aggiunti il gusto, la propria creatività (il colpo d'occhio) e il senso estetico della composizione, che, soltanto con uno step successivo (appunto il corso Avanzato) si possono capire oppure semplicemente migliorare.
Fatta la premessa, scopriamo il lavoro eseguito in questa lezione dalle nostre corsiste.

L'esercizio in studio consisteva nel realizzare delle foto in cui venissero evidenziati sia la scelta del diaframma, sfruttando al meglio la profondità di campo, che i tempi di posa per ottenere un effetto di mosso oppure congelato.
Alle ragazze è stata data libera scelta nell'esecuzione degli scatti. E proprio per non smentire quanto premesso all'inizio di questo post, non sono mancati dei passaggi in cui abbiamo sfruttato una tecnica di ripresa più avanzata, come la luce mista, cioè l'illuminazione data dal flash in aggiunta alla luce dell'ambiente circostante. 
Sempre restando in tema di approfondimento, l'ultima mezz'ora della lezione è stata dedicata alla visione delle foto, cercando di capire in termini semplici l'importanza dell'inquadratura, cioè della composizione fotografica, e come questa può essere migliorata sia in fase di ripresa ma anche dopo, in laboratorio di stampa, sia analogico che digitale.

Vittoria ha scelto di lavorare sulla profondità di campo, eseguendo una serie di scatti di gruppo. Tra le foto che abbiamo analizzato la scelta è caduta su questa per l'ottima riuscita dell'esercizio.
Cristina, sullo sfondo, è ben evidenziata grazie al “fuori fuoco” di Alice in primo piano. E anche la posa (con il gesto a scoprire parzialmente il viso dalla maschera) ci sembra molto azzeccata. Buono il taglio (migliorato in laboratorio) in cui la figura di Silvia (il coniglio sulla sx) risulta tagliata perfettamente a metà. 
Per questo scatto Vittoria ha utilizzato un octa (come per tutti gli altri) posto in alto sui soggetti con un tempo di posa di 1/125s a f 5,6.

foto Vittoria Prontera



Alice ha lavorato sui tempi di posa con l'intento di creare un effetto di mosso.
La posa è stata studiata prima dello scatto, cosa molto importante quando si esegue un lavoro in studio, dove si ha tutto il tempo di “costruire” la foto nei minimi dettagli.
L'effetto scia, all'origine dell'idea (buona) è solo parzialmente riuscito in quanto soltanto Silvia (e in parte anche Cristina) si è mossa in modo da non “duplicare” la propria immagine. 
Però nel complesso l'esercizio è comunque riuscito e soprattutto, la tecnica usata introduce un elemento fondamentale quale l'illuminazione mista, cioè l'utilizzo del flash insieme alla luce ambiente grazie ad una posa di scatto molto lunga: 2 secondi. Un argomento da corso avanzato che però tutti possono realizzare con le proprie macchine fotografiche anche con flash non professionali come i nostri.




foto Alice Amurri



Lo scatto di Cristina riprende il discorso sulla profondità di campo. Anche in questo caso la posa è stata di 1/125s con diaframma molto aperto (f5,6). 
Il taglio dell'immagine è buono così come la posizione dei soggetti dove è evidente come la scarsa profondità di campo mette in evidenza la maschera del coniglio in primo piano (a fuoco rispetto alle altre sfocate), così come il viso di Silvia (ben tagliato a sx) rispetto alle altre ragazze.






foto Cristina Marozzi



L'intento di Sabrina era quello di mettere in evidenza la maschera rossa da volpe. Lavorando sulla profondità di campo e dopo una serie di scatti che non convinceva, alla fine il risultato è stato più che soddisfacente; anche grazie ad un taglio eseguito successivamente in laboratorio in cui il soggetto viene messo in primo piano con il resto a far da giusto contorno.




foto Sabrina Malavolta


Lo scatto di Silvia, scelto tra una serie di scatti abbastanza limitata (sarebbe meglio avere un'ampia rosa di scatti su cui poter attingere, per avere la certezza di centrare la foto giusta), è un effetto mosso molto azzeccato.
Rispetto alla foto di Alice il risultato è differente (non migliore, sia ben inteso) e lo si può notare soprattutto dal mosso – meno evidente – e dalla dominante di colore “più fredda” in quanto la luce mista utilizzata anche in questo caso (flash + luce ambiente), è stata “influenzata” maggiormente più dal flash che dalla luce ambiente essendo, il tempo di posa, decisamente inferiore, 1/8 di secondo, rispetto ai 2 secondi utilizzati per la foto di Alice. 
“Con la tecnica di illuminazione in luce mista, flash + ambiente, la dominante di colore è influenzata dalla durata del tempo di posa: dominante calda (cioè tendente al rosso) se il tempo è lungo; dominante fredda (cioè tendente al blù) se è più breve”.
Ottima la scelta di lasciare “fermi” i soggetti centrali (Alice e Sabrina) che meglio risaltano il movimento di Cristina e Vittoria intente a lottare in una guerra a colpi di manico di scopa.




foto Silvia Testa


Con la foto di Silvia chiudiamo questa quinta lezione dedicata al ripasso, nonché ad un primo approccio per le nostre corsiste a lavorare in studio (sala posa) con attrezzature professionali.

Nel prossimo step introdurremo uno dei temi più importanti della fotografia che meglio scopriremo nel successivo corso avanzato: il ritratto.
A giovedì prossimo.





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