Diciamolo, la quarta lezione è stata nà faticaccia, però siamo convinti che sia servita!
Per questa lezione di scatto in sala posa abbiamo preparato dei temi a sorpresa che i nostri corsisti hanno scelto in busta chiusa: si, in busta chiusa, numerata, che al suo interno conteneva il tema da sviluppare. Nessuno di loro sapeva del contenuto delle buste e le sorprese non sono mancate.
I due gruppi di corsisti si sono divisi in squadre e ad ogni squadra è toccato il compito di scegliere una busta che conteneva il tema da fotografare. Gli scatti sono stati eseguiti sia in digitale che in pellicola; pellicole che poi svilupperemo nella prossima lezione dedicata alla camera oscura.
I primi a cominciare sono stati Gina e Jlenia che hanno pescato la busta con il tema: fiori e farfalle. Hanno scelto di usare la tecnica del Light Brush per realizzare le loro foto e dobbiamo dire che sono state davvero brave!
Dopo aver preparato sapientemente il set, con il nostro aiuto hanno fatto la loro inquadratura e scelto il punto di fuoco tenendo conto della profondità di campo in base alla scelta del diaframma. Poi, sono passate alla fase di scatto nel buio più assoluto: la "pennellata" data con il fascio luminoso è stata ben calibrata e dopo alcuni tentativi, rigorosamente in POSA B, alla fine sono riuscite a scattare un'ottima fotografia.
Light Brush di Gina e Jlenia |
La bellezza dell'immagine è data soprattutto dalle sfumature di luce che Gina e Jlenia sono riuscite a dare con il fascio luminoso, con le farfalle che sembrano volare intorno alla rosa: un bel lavoro!
Alla seconda squadra, formata da Paola e Francesca, è toccata la busta contenente la macchina da scrivere: nel fotografare questo soggetto le nostre corsiste dovevano sfruttare al meglio la profondità di campo ma anche un altro aspetto affrontato nelle nostre lezioni di tecnica: il mosso.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, finalmente sono riuscite a trovare la giusta inquadratura e la foto finale è risultata eccellente. Hanno saputo evidenziare la scarsa profondità di campo, con l'utilizzo di un diaframma molto aperto e l'effetto di mosso che si può notare nel battitore della lettera della nostra macchina da scrivere.
Macchina da scrivere di Paola e Francesca |
Alla squadra formata da Myriam (Francesca), Novella e Luca sono toccati i rollerblade! si, i pattini!
Naturalmente a loro veniva chiesto di scattare una serie di foto che mettessero in evidenza sia l'effetto mosso, con tempi di posa più o meno lunghi (1/8 di secondo, 1/15 etc etc) ma anche cercare di "congelare" il movimento con tempi più brevi come 1/125 o anche oltre.
Myriam è stata la pattinatrice (anche perché era l'unica in grado di andarci) e Novella e Luca si sono cimentati negli scatti. Non è stato facile trovare lo scatto giusto perché lo spazio per Myriam non era certo da pista ciclabile e la foto doveva essere eseguita a mano libera, cioè senza l'uso del treppiede.
Alla fine ce l'hanno fatta e sono riusciti, con il nostro aiuto, a scattare delle ottime fotografie.
Rollerblade di Luca Novella e Myriam (ai pattini) 1/15 di secondo |
Rollerblade di Luca Novella e Myriam (ai pattini) 1/125 di secondo |
A chiudere il primo gruppo, quello del lunedì, è stata la squadra formata da Francesco e Martina che hanno avuto il compito di realizzare il ritratto. A loro è andata meglio, ma solo in apparenza: il ritratto è un tema tra i più difficili in fotografia e Francesco, per rendere il tema più interessante, ha messo tutti in maschera!
Martina mentre cerca l'inquadratura giusta |
Al mercoledì, con il secondo gruppo, si è replicato e la pesca delle buste ha dato risultati quasi completamente diversi rispetto al lunedì: c'è stata soddisfazione per noi che abbiamo potuto verificare tutte la prove assegnate!
Anche in questo caso si sono formate le squadre, da due componenti, e ognuna di loro si è cimentata nei temi che la sorte gli ha assegnato. Naturalmente, anche per loro scatti in digitale, con Hasselblad H3d e pellicola BN con Canon EOS3.
A cominciare sono state Michela e Beatrice che avendo pescato anch'esse il tema Fiori e farfalle, hanno realizzato il Light Brush.
Rispetto ad Jlenia e Gina hanno trovato delle difficoltà in più ma alla fine sono riuscite lo stesso a fare un buon lavoro. La tecnica è sempre la stessa: POSA B al buio assoluto e pennellare con la luce.
La seconda squadra, formata da Federico e Cristiana, si è cimentata nel fotografare una Ferrari: si, ma in scala... in tutti i sensi, vista l'inquadratura!
La preparazione del set è andata un pò per le lunghe grazie anche alla scelta dei nostri corsisti di fare una inquadratura al quanto particolare, ma di sicuro effetto: dall'alto!
Ferrari di Federico e Cristiana 1/30 di secondo |
Trovata la giusta inquadratura e regolata la macchina fotografica, sia Federico che Cristiana hanno scattato la loro fotografia dando alla Ferrari il senso di mosso come se stesse sfrecciando all'interno del nostro studio.
Fotografata la Ferrari in corsa è stata la volta di Andrea e Antonio che hanno fotografato i pezzi del domino.
Anche per loro questo scatto rappresentava l'occasione per descrivere la differenza di profondità di campo e il mosso. La preparazione è stata laboriosa ma trovata la giusta inquadratura si è passati allo scatto.
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E stata poi la volta di Silvia e Giampiero che hanno fotografato una scacchiera con tutti pezzi schierati pronti ad affrontarsi in una partita all'ultimo respiro. Anche per loro era fondamentale evidenziare la profondità di campo e le diverse possibilità di messa a fuoco nei due piani focali: primo piano e sfondo.
Anche per loro, trovata la giusta inquadratura, è arrivato il momento dello scatto.
Scacchiera di Silvia e Giampiero fuoco in secondo piano |
Scacchiera di Silvia e Giampiero fuoco in primo piano |
A chiudere questa seconda sessione di scatto, per il secondo gruppo, sono stati Gianluca e Enrica che si sono cimentati anche loro nel ritratto.
Vittima designata a fare da modello è stato Federico che in versione tra il "pazzo di Psyco"e un "reduce di Woodstock", si è fatto ritrarre in un primissimo piano molto coinvolgente.
Ritratto di Gianluca e Enrica |
Come dicevamo in apertura di post, è stata nà faticaccia, sia perché preparare i vari set fotografici ci ha portato via molto tempo, ma anche perché i corsisti hanno dovuto metterci del loro, dimostrandoci di aver appreso fino in fondo le tante nozioni descritte durante le lezioni precedenti. Ed era normale che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di tempo (siamo andati oltre le tre ore di lezione).
Noi dello staff siamo certi che un passo avanti si è fatto ma non siamo ancora certi al 100% che tutti abbiano capito fino in fondo.
Ed è per questo che stiamo preparando una sorpresa per tutti: una bella verifica!!!
Ma non subito...intanto ci aspetta la prossima lezione dove si entra nel magico mondo della camera oscura. Preparatevi ad addentrarvi in un ambiente ovattato, ristretto, dove l'unica fonte di luce è un leggero bagliore rosso; dove sveleremo finalmente l'identità dell'immagine latente...
Fra il pazzo di Psyco e un reduce di woodstock.. ahahah
RispondiEliminaEvviva la camera oscura ci ASPETTA!!!! speriamo di aver ottenuto un buon risultato! emozionante aver scattato in pellicola senza sapere ....fino allo sviluppo come sia il risultato dello scatto!
RispondiEliminaA me piaceva anche la versione di Federico "lupo mannaro"...
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